
Considerare l’attesa non è scontato, soprattutto non è così comodo come potrebbe sembrare. L’attesa è il contrario dell’immobilità e della sedentarietà, provoca uno smottamento, un mettersi in movimento per accogliere la novità che sta per raggiungerci. Una verità nuova che non riusciamo a vedere se non la cerchiamo.
L’attesa del tempo dell’avvento fa pensare anche all’attesa del sabato che precede la Pasqua. Un’attesa per qualcosa-qualcuno che ancora non c’è ma che già abita l’orizzonte, tra vita e morte tra annuncio e passione. Dentro ci sta tutta la nostra vita provocata continuamente dall’attesa.